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Impegni Personali dei Candidati

Non accettare incarichi in organismi direttivi o Associazioni di categoria, a livello locale o nazionale, nonché nell’ambito della Cassa di Previdenza; dichiarare eventuali conflitti di interesse che si dovessero configurare in relazione al ruolo di Consigliere dell’Ordine al fine di giungere alla rimozione degli stessi.

1

Giovani Battista

Calì

2

Ornella

Amedeo

3

Claudia

Cattani

4

Rodolfo

Ciccioriccio

5

Toni

Ciolfi

6

Catia

Costantini

7

Barbara

Fasoli Braccini

8

Maurizio

Fattaccio

9

Riccardo

Gabrielli

10

Corrado

Gatti

11

Simonetta

Rinaldi

12

Ivana

Rinalducci

13

Simone

Scettri

14

Claudio

Zambotto

15

Marco

Zampano

16

Rossana

De Angelis

17

Micaela

Freda

18

Fulvio

Masullo

19

Maurizio

Pallotta

20

Francesca

Scialanga

I Consiglieri dell’Ordine devono essere mossi da spirito di servizio, non da interesse personale. In altre parole, essi devono svolgere la propria attività nell’ambito del Consiglio al servizio dell’Ordine e non per servirsi dell’Ordine.

Questo è un principio tanto basilare da essere scontato ma i Candidati ritengono opportuno farne un impegno personale e quindi non solo ribadirlo ma anche declinarlo in poche ma chiare regole comportamentali volte a perseguire concretamente il principio generale.

La prima regola riguarda gli incarichi di natura politica e sindacale nell’ambito della Categoria. I Candidati si impegnano a non accettare simili incarichi affinché da un lato abbiano tutto il tempo necessario da dedicare al Consiglio dell’Ordine e dall’altro lato consentano ad altri colleghi di partecipare attivamente alla vita politica e sindacale della Categoria.

La seconda regola riguarda i conflitti di interesse. I Candidati si impegnano a dichiararli e rimuoverli con chiarezza e tempestività affinché il loro operato in qualità di Consiglieri sia sempre finalizzato al perseguimento dell’interesse degli Iscritti.

Una ulteriore regola fondamentale riguarda la rotazione negli incarichi in relazione alla quale i Candidati sono comunque tenuti al rispetto del D.Lgs. n. 139/2005 che prevede l’impossibilità di ricoprire la carica di Presidente o Consigliere dell’Ordine per più di due mandati consecutivi.